La birra ai tempi dei babilonesi
Che la birra sia nata in Mesopotamia – per molti studiosi luogo considerato anche la culla dell’umanità – è un’opinione nota e accreditata. Sumeri e babilonesi, e le popolazioni eredi della cultura mesopotamica, sono identificati come i primi mastri birrai, che dedicavano cura ed attenzioni (oltre che tempo) alla birra.
La produzione della birra era un’attività centrale nella vita sociale babilonese, e il consumo della bevanda un rituale caro e quotidiano. Un prodotto così consumato era inevitabilmente soggetto di attenzioni anche da parte degli apparati economici e legislativi: una trascrizione di antiche tavolette informa addirittura della pena di morte per i birrai scoperti ad allungare la preziosa bevanda con dell’acqua!
Tralasciando leggi e costumi dell’era sumero-babilonesi, molti dei quali incisi sul noto Codice di Hammurabi, spesso ci si chiede: quali birre si poteva consumare ai tempi dei babilonesi?
Le birre babilonesi
4000 anni prima della nascita di Cristo, più di 6000 anni fa: questo è il periodo storico in cui collocare la birra bevuta dalla popolazione babilonese. La birra veniva prodotta principalmente con orzo e spelta, ma alcune qualità erano arricchite con altri ingredienti. Non è certo possibile paragonare l’attività brassicola babilonese con quella odierna (anche se qualcuno ritornerebbe volentieri alle origini) ma possiamo stabilire che le qualità di birra erano diverse.
Eccone un esempio significativo:
- bi-se-bar – birra d’orzo leggera, data anche come paga
- bi-a-sud – birra d’orzo, più leggera
- se-bar-si-bag – birra forte d’orzo fine, molto diffusa e pregiata
- se-bar-bi-gig – birra scura ricavata dall’orzo abbrustolito, poco pregiata
- se-bar-bi-gig-dug-ga – birra scura molto pregiata
- bi-tin-babbar – birra fine di spelta abbastanza pregiata
- bi-tin-gig – birra fine scura di spelta abbrustolita
- bi-sir – birra rossa la cui colorazione avveniva con una blanda tostatura della spelta
- bi-kil – birra di prima qualità prodotta con aggiunta di orzo, molto forte
- bi-as-a-an-mach – birra di spelta e orzo, aggiunta di miele o datteri, dolce, corposa e densa